
Hai mai pensato di depositare la tua tesi di laurea in biblioteca? La biblioteca comunale di San Piero a Sieve ospita già da diversi anni una sezione che cerca di riunire e archiviare un patrimonio culturale giovane e tutto ‘mugellano’ che altrimenti resterebbe sepolto nei polverosi scaffali delle segreterie di facoltà: le tesi di laurea del Mugello. La prima volta che sono venuta a conoscenza di questa preziosa ricchezza territoriale è stato proprio al momento di stendere la mia tesi: avevo chiesto ad una amica di prestarmi la sua per studiarne l’impostazione e per l’occasione mi informò che una copia l’aveva donata alla biblioteca e che sarei potuta andare a consultarla o prenderla in prestito in qualsiasi momento. Mi sembrò un’idea meravigliosa questa, tanto che, una volta laureata, decisi di fare lo stesso con la mia e di curiosare un po’ tra quei libri in formato A4 che sembravano chiamarmi dagli scaffali. La gentile bibliotecaria di San Piero mi ha così messo a disposizione tutti i volumi raccolti negli ultimi dieci anni, una quindicina di tesi che trattano gli argomenti più disparati, molte delle quali riguardano proprio il nostro territorio, studiato e analizzato da diversi punti di vista, altre invece vertono su temi più generali o guardano anche a mondi lontani dal nostro, ma sono sempre frutto del lavoro dei giovani del Mugello. In questo piccolo archivio in costituzione, vi si trovano tesi di Medicina e Chirurgia che riguardano il territorio mugellano, per esempio: “L’attività fisica adattata nel Mugello” di Elisa Cialdai, “La nutrizione artificiale nell’anziano in RSA: analisi delle attitudini di infermieri e medici in Mugello” di Luana Villani, “Prendersi cura dell’anziano a domicilio. Infermiere e badante: come implementare la qualità dell’assistenza. Il caso Sds Mugello” di Alice Marrucelli e ancora “Analisi comparativa della modalità di presa in carico infermieristica fra il livello ospedaliero e domiciliare della zona Mugello” di Francesca Banchi. Ce ne sono anche due di Architettura, che ipotizzano progetti di recupero di vecchie strutture, come “L’ex asilo Antonio Frilli a San Piero a Sieve: un’ipotesi di riuso” di Andrea Cosi e “Riqualificazione della fortezza di San Martino a San Piero a Sieve, nuovi spazi teatrali per il Mugello” di Serena Acciai. Molte altre, invece, riguardano le cosiddette Scienze Umanistiche, quali Economia: “Il lago di Bilancino e l’oasi di Gabbianello-Boscotondo: tra protezione ambientale e sviluppo turistico” di Krizia Tronconi; Scienze Politiche: “Dal manoscritto all’e-book. Evoluzione o involuzione del sistema editoriale?” di Anna Villani, “Politiche sanitarie e Regioni. Gli ESTAV (Enti per i Servizi tecnico-Amministrativi di Area Vasta) nel Servizio Sanitario Toscano: dal modello concorrenziale al modello cooperativo” di Cecilia Guidotti, “L’invecchiamento nei comuni dell’Appennino Tosco-Emiliano: il caso dei comuni del Mugello” di Gabriele Graziani, “Dalla comunità indigena al Municipio Autonomo Zapatista: l’esempio di Vicente Guerrero” di Marzia De Luca; Lettere e Filosofia: “Il timpano del Giudizio Universale a Conques-en-Rouergue (Aveyron)” di Alessandra Loli, “Retorica delle infrastrutture e governo effettivo del territorio. Il caso della riattivazione della Faentina” di Gianni Sassoli, “La campagna toscana e il movimento di Resistenza: il Mugello. Tra immobilismo e partecipazione” di Elena Lamporesi, “Un paese, due feste. Gli opposti destini del Palio della Fortezza e dell’Ingorgo Sonoro a San Piero a Sieve nei processi di costruzione della tradizione contemporanea” di Dario Nardini; e infine Lingue e Letterature Straniere: “Libri e Rivoluzione. Un indagine sugli usi della lettura a Cuba” della sottoscritta. “Mi sembra un’opportunità unica quella di poter raccogliere le tesi dei sanpierini e dei mugellani”, racconta Monica Orlandi, la bibliotecaria, “e ho anche cercato di organizzare delle presentazioni di questi lavori qui in biblioteca, quando è stato possibile. Credo sia un’ottima maniera di ricompensare il lavoro di questi ragazzi e di dar loro la soddisfazione di mostrare i risultati dell’impegno e della passione che ci hanno messo. Cerco sempre di pubblicizzare quest’iniziativa tra i giovani che passano dalla biblioteca, ma ancora molte persone non ne sono a conoscenza. Vorrei che tutti sapessero che qui possono portare le loro tesi e anche presentarle al pubblico, se vogliono. E mi piacerebbe che altre biblioteche della zona portassero avanti iniziative simili. I nostri giovani sono la nostra ricchezza.” Oltre alla valorizzazione dei giovani, non bisogna dimenticare il fatto che, una volta archiviate in biblioteca, le tesi divengono ‘patrimonio della comunità’ e rimangono a disposizione di chiunque voglia consultarle. Infatti, il punto che a me è sembrato più importante è proprio questo: il fatto che degli studi a tutti gli effetti ‘scientifici’ come le tesi di laurea, molte delle quali analizzano e approfondiscono proprio le peculiarità del nostro territorio, possano in tal modo diventare accessibili a tutta la comunità: autorità, politici, professori, giornalisti, studenti o semplici cittadini interessati ad approfondire determinati argomenti. E magari, mi auguro, anche a qualche ‘illuminato’ editore locale che, una volta individuato il potenziale culturale e commerciale di alcune di esse, possa eventualmente decidere di riadattarle per il pubblico mugellano ed eventualmente pubblicarle... perché no?! Del resto la nostra terra si è sempre vantata di possedere un altissimo valore culturale, artistico e intellettuale, e allora perché, invece che restare sempre e solo aggrappati ai secoli che hanno fatto di Firenze e del Mugello la culla del Rinascimento, non proviamo a dare nuova attenzione e giusto valore al lavoro dei nostri giovani, che altrimenti resta sconosciuto e inutile a farsi mangiare dalla polvere dell’indifferenza generale?! Queste righe, ad ogni modo, non vogliono certo essere una critica, anzi; il loro obiettivo è proprio quello di valorizzare e divulgare l’iniziativa della biblioteca di San Piero, invitando tutti gli universitari mugellani a donare le loro tesi, che in tal modo andranno ad arricchire il nostro ‘capitale culturale’ di comunità, con la speranza di invogliare allo stesso tempo tutti i cittadini a venire a sfogliare almeno una volta queste pagine mugellane cariche di passione, di impegno e di speranze per il futuro.