Mentre l'amministrazione comunale di Vaglia esprimeva generiche preoccupazioni riguardo alle criticità legate all'apertura del centro di accoglienza a Ceppeto, il consigliere di opposizione del centrodestra, Claudia Dominici, ha intrapreso un'azione concreta per affrontare la situazione. Grazie all'intervento dell'Onorevole Erica Mazzetti e del consigliere regionale Marco Stella, entrambi esponenti di Forza Italia, la questione è stata portata direttamente all'attenzione del Prefetto di Firenze.
L'Onorevole Mazzetti ha evidenziato al Prefetto i gravi problemi connessi alla già fragile distribuzione idrica nella zona, che, durante l'estate, fatica a soddisfare le esigenze dei 150 residenti locali. Poiché l'area non è collegata all'acquedotto pubblico, l'arrivo di 80 nuovi utenti, quanti ne dovrebbe ospitare il CAS, rischia di compromettere seriamente l'approvvigionamento idrico in un'estate particolarmente calda.
Mazzetti ha inoltre sollevato preoccupazioni relative alla sicurezza stradale, dato che la zona è priva di collegamenti diretti con il centro abitato più vicino, e ha sottolineato i disagi che potrebbero insorgere per il servizio pubblico di trasporto, in considerazione della chiusura completa della tratta ferroviaria Borgo San Lorenzo-Firenze fino al 1° settembre.
Queste preoccupazioni hanno spinto il Prefetto a bloccare temporaneamente gli arrivi dei migranti, già dallo scorso venerdì, in attesa di un'ispezione approfondita della struttura prevista per il 14 agosto. L'ex Hotel Montemorello, situato a Ceppeto, dispone di 22 camere di circa 10 metri quadrati ciascuna, rendendo lo spazio per gli 80 potenziali ospiti estremamente limitato. Inoltre, la mancanza di un'area esterna adeguata aggrava ulteriormente la situazione.
Importante è stato anche il contributo dei residenti e dei membri del Consorzio COGEMO, che gestisce i servizi dell'area in cui si trova l'ex hotel. Il presidente del Consorzio, l'Ing. Vannucci, ha sollevato la questione della distribuzione dell'acqua, evidenziando che durante l'estate il consorzio deve già ricorrere a rifornimenti straordinari con autocisterne per garantire l'erogazione normale. Con un aumento del 50% degli utenti, il rischio di un contingentamento dell'acqua per diverse ore al giorno diventa una preoccupazione concreta.