
Un gran bel pomeriggio a Vicchio di Mugello, Sabato scorso 14 ottobre 2017, all’interno del Museo “Beato Angelico”, per un evento molto atteso ed altrettanto partecipato per la presenza di un bel gruppo di appassionati provenienti anche da Firenze, per assistere ad un altro anello di una lunga catena dedicata al 750° Anniversario della nascita di Giotto (1267-2017), iniziata il 1 gennaio 2017 e che è stata caratterizzata da una serie di manifestazioni, eventi, incontri e cerimonie, fra arte, cultura, storia, letteratura, teatro, musica e anche sport (vedi il raduno nazionale delle Vespe alla Casa di Giotto per rendere onore al Sommo dipintore), che resteranno come testimonianze (lo scrivente ha aperto un archivio di tutto quello che è stato allestito), per questa data davvero significativa per la nostra mugellana vallata, per Firenze, per l’Italia, per il mondo intero. Sabato 14 ottobre 2017, come sopra scritto, ha avuto luogo una conferenza artistica denominata “Un pomeriggio a scoprire meraviglie”, organizzato dall’Unione Montana dei Comuni del Mugello, dall’Associazione E20eccezionali, con la collaborazione e il patrocinio del Comune di Vicchio, della Città Metropolitana di Firenze, Camera di Commercio di Firenze e dall’Associazione “dalle terre di Giotto e dell’Angelico”. I relatori, David Cantina e Paolo Marini, con il primo che ha dissertato sulle opere d’arte custodite all’interno del Museo mugellano e il secondo sulla tavola di “Giotto raffigurante la Madonna di San Giorgio alla Costa”, hanno dimostrato, una grande preparazione e una profonda conoscenza. Molto significativo il percorso di David Cantina che ha illustrato alcune delle più conosciute opere custodite all’interno del Museo “Beato Angelico”, portando a conoscenza anche tante inedite storie sui dipinti, sulle sculture, sull’oggettistica sacra, che per secoli hanno impreziosito tante grandi e piccole chiese del Mugello, molte opere delle quali autori autentici mugellani come, fra gli altri, Francesco Furini, Giovan Battista Stefaneschi, Bernardo Daddi, il Maestro di Montefloscoli (la chiesa del grande maestro musicista Monsignor Domenico Bartolucci di Borgo San Lorenzo), Baccio Ubertini fratello del più noto Francesco detto il “bachiacca”, e tanti altri ancora; un excursus davvero notevole. Poi è stata la volta di Paolo Marini, per raccontare la struggente “Madonna di San Giorgio Alla Costa” di Giotto, ospite da qualche mese nel Museo del “Beato Angelico di Vicchio”, in occasione appunto del 750° anniversario della nascita del sommo dipintore. Paolo con il suo sapere, con la sua svelta e facile parola, ha praticamente preso per mano i presenti, conducendoli sulla strada pittorica che nel corso dei secoli portò alla cosiddetta “rivoluzione” giottesca, in un percorso profondo, minuzioso, coerente, senza sbavature, cioè far comprendere quella che era la “prassi” per giungere alla tavolozza e al pennello di Giotto. La dissertazione poi sulla tavola di Giotto della Madonna di San Giorgio alla Costa, passando da altre opere (compresa ovviamente la “Madonnina“ del Maestro di Vespignano custodita all’interno della Pieve di Borgo San Lorenzo), è stata nitida; particolari insignificanti all’occhio del profano e del semplice appassionati (come noi) sono stati riportati alla luce con dovizia, con sapienza, con dati di fatto. Qualche volta il motto “nemo propheta in Patria” sta proprio a pennello. Si cercano, si portano, si vezzeggiano personaggi “al di fuori” (bravi ci mancherebbe), per tanti approcci culturali, artistici e storici, dimenticandosi però, sovente volte, che in “loco” ci sono amici di alto spessore, di alto livello, come David Cantina e Paolo Marini. Bravi. Ma le sorprese non sono mancate poiché al termine della conferenza, Piera Ballabio funzionario (funzionaria non mi piace!) dell’Unione Montana dei Comuni del Mugello, ha presentato Alessio Calamini, noto maestro gelataio di Firenzuola, creatore della “Crema di Giotto”, una squisitezza davvero eccezionale. Come si ricorderà Alessio Calamini ha pensato e realizzato il gelato con un percorso sui sapori tradizionali che rappresentano l’unione tra gli aromi tipici del Mugello, per rendere omaggio al grande personaggio mugellano che ha portato la pittura nel Rinascimento. "E’ stata unita una crema all’uovo tradizionale fiorentina con i sapori decisi dell’Alto Mugello – ha spiegato Calamini agli astanti – come il Miele di Castagno dall’aroma intenso e amaro e un infuso di nepetella, (o nipitella secondo il luogo), erba aromatica spontanea della famiglia della menta, molto utilizzata soprattutto abbinata ai funghi. Un ingrediente insolito ma che dona freschezza e curiosità al palato. Ho completato poi il percorso del gusto con un biscotto croccante, adagiato sul gelato al momento del servizio per mantenere la friabilità, preparato con grano saraceno in esclusiva da un piccolo laboratorio locale, l’azienda agricola La Susanna di Firenzuola, che garantisce la filiera corta e completa"-. Il numeroso gruppo presente al Museo, dopo un ricco pasto di arte e di storia, si è saziato con questo delizioso dessert che Calamini a profuso a piene mani a tutti. Davvero un bel finale! Ma gli eventi per Giotto non finiscono qui, poiché sono in fase organizzativa altre manifestazioni sia alla Casa di Giotto, a Vicchio, a Borgo San Lorenzo ed a Scarperia. In quest’ultima località Paolo Marini presenterà a tutti i soci del Rotary Club Mugello, agli amici ed agli ospiti una conferenza, molto attraente: “ Il poverello (San Francesco) e il dipintore (Giotto).
(Foto cronaca di Aldo Giovannini)