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Gli audio che imbarazzano il Quartiere 4

Se pensavamo di aver già visto tutto, gli eventi recenti ci dimostrano il contrario. Dopo quattro anni dalla pandemia, quando ci si...

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Audio imbarazzanti Audio imbarazzanti © Foto di Skullector Jeon da Pixabay
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Mai fidarsi delle tecnologie, specialmente quando non le conosciamo a fondo. La nuova modalità di incontri, riunioni e conferenze in remoto, diventata indispensabile durante il periodo del Covid-19, continua a generare non pochi imbarazzi, anche a livello istituzionale.

Anche a Firenze, durante e dopo la pandemia, si sono verificati numerosi episodi di approssimazione e gaffe legate a un uso "improprio" della tecnologia. Tra inquadrature casuali, immagini che immortalano figli e animali intenti a correre sullo sfondo, audio che va e viene accompagnato da urla e parolacce, gli esempi non mancano.

Tra i casi più eclatanti spicca quello che vide protagonista Enrico Conti, consigliere comunale del Partito Democratico, durante una diretta streaming del Consiglio Comunale (articolo qui). A pochi minuti dall’inizio della seduta, mentre i colleghi erano impegnati nel question time, Conti si recò in bagno per esigenze personali, lasciando incautamente la porta aperta e la webcam del tablet accesa. La scena fu trasmessa in diretta, scatenando clamore e commenti imbarazzati.

Se pensavamo di aver già visto tutto, gli eventi recenti ci dimostrano il contrario. Dopo quattro anni dalla pandemia, quando ci si aspetterebbe una maggiore dimestichezza con le modalità di lavoro in streaming, gli episodi imbarazzanti continuano.

Ancora oggi, a Firenze, molte riunioni si svolgono in remoto per comodità, spesso trasmesse in diretta streaming che però non funzionano correttamente. L’audio è spesso disturbato o incomprensibile, ma quanto accaduto recentemente al Quartiere 4 ha superato ogni aspettativa.

Un episodio che, sebbene sia stato rapidamente archiviato come un semplice incidente, solleva interrogativi importanti. Per quanto possa sembrare un errore isolato, lo consideriamo grave e indicativo di una gestione ancora poco professionale di strumenti ormai essenziali.

Veniamo ai fatti: durante una riunione della commissione ambiente svoltasi lo scorso 5 novembre, una di quelle che dovrebbero essere di routine, alcuni segretari comunali, presumibilmente incaricati di garantire la trasmissione in diretta streaming della riunione, convinti di aver disattivato il proprio audio, si sono lasciati andare a offese e commenti poco urbani sui consiglieri impegnati nella riunione. Il tutto accompagnato da risate e scherni.

Dopo che alcuni consiglieri del quartiere hanno denunciato pubblicamente l’accaduto, si sono ricevute risposte fatte di scuse frettolose e tentativi di minimizzare l’accaduto. Ma c’è di peggio: l’audio incriminato della diretta streaming è stato successivamente rimosso dalla rete e sostituito con una versione "ripulita".

Oltre al danno, anche la beffa? Nessuna scusa reale, solo un goffo tentativo di nascondere tutto, giunto dopo la denuncia di alcuni consiglieri.

"E' vergognoso che dei dipendenti del comune pubblicamente si permettano di offendere dei consiglieri sicuri di non essere sentiti affermando di aver tolto il loro audio dalla rete." afferma Delia Fedele capogruppo FdI al Quartiere 4.
"Se questo pare sia il loro divertimento che lo facciano, ma lo facciano senza farsi scoprire a fare commenti inadeguati. Non fa ridere quel che noi e i cittadini abbiamo ascoltato, ovvero che dei dipendenti pagati dal comune per seguire i consiglieri durante le commissioni si comportino in maniera così ignobile.
Lascia impietriti, ripeto perché sono dipendenti pubblici. Sono indignata per l'accaduto perché nessuno di noi presenzia  ai consigli di quartiere o alle commissioni per far divertire né la maggioranza né i dipendenti comunali.
Nell'audio si sente la voce di un uomo e di una donna e ci piacerebbe sapere chi sono e di rendere pubblico l'audio incriminato rimosso dalla rete"

Sull'argomento è stata inviata una mail a tutti i consiglieri e al Presidente del Quartiere 4, Mirko Dormentoni, ma ad oggi la risposta, come afferma Fedele, è stata di minimizzazione dell'accaduto.

In una città che si definisce "gentile" perché parte del circuito delle città gentili e che organizza il festival della Gentilezza, pensiamo che ci sia ancora molto da fare, soprattutto se alcuni dipendenti comunali si permettono di usare certi epiteti nei confronti di persone elette dai cittadini per rappresentarli. Ve li riportiamo solo perché, dopo l’operazione di frettolosa "ripulitura" dell’audio, non avrete più modo di ascoltarli.

Dal minuto 38 dell’audio originale si sente chiaramente dire: "Ma che dice, ma perché fa una figura di cacca così?". Poi, "Certe domande stupide" e "Guarda questa, che faccia la fa."

Infine, si sente chiaramente un dipendente dire a una collega che potevano stare tranquilli nel dire ciò che volevano, perché nessuno li avrebbe sentiti...

Ma sembra che non sia finita qui. Complici gli audio "ballerini" in altre commissioni, qualcuno afferma di aver sentito anche di peggio, comprese frasi sessiste...

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