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Il "misantropo di Molière" apre la stagione 2024/2025 del teatro Corsini con Catalyst

Il misantropo nasce nella solitudine e nella crisi delle pièce di Don Giovanni e de Il Tartuffo, censurate e non esibite, e per la...

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La stagione 2024 - 2025 al Corsini di barberino La stagione 2024 - 2025 al Corsini di barberino © Teatro Corsini Barberino
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Sarà in scena Giovedi 14 alle ore 21,00 Sabato 16 sempre alle 21,00 e Domenica 17 novembre alle ore 18,00 il nuovo grande lavoro di Catalyst che inaugura la stagione 2024/25 del teatro Corsini di Barberino.

Questa Nuova produzione Catalyst che debutta proprio Giovedi 14, è il secondo capitolo della trilogia chiamata “L'UMANO RITROVATO”, dedicata a Molière (grande successo per il primo spettacolo “Il malato immaginario) con l’adattamento e regia di Riccardo Rombi che anche questa volta si avvale di un cast di attori veramente eccezionali che vedrà in scena Giorgia Calandrini, Francesco Franzosi, Giuseppe Losacco, Guido Targetti, Dafne Tinti

Molière, con la sua ironia tagliente e la sua profondità di pensiero, ci offre una lente attraverso cui osservare la società̀ di ieri e di oggi. Le sue opere ci ricordano che la commedia, nella sua essenza, non è solo intrattenimento, ma un mezzo per esplorare e comprendere le tragedie umane e  La nuova produzione di Catalyst incarna perfettamente questo spirito.

Il misantropo (Le Misanthrope ou l'Atrabilaire amoureux) è una delle commedie più famose del drammaturgo francese e Venne rappresentata per la prima volta a Palais-Royal il 4 giugno 1666, con le musiche di Jean-Baptiste Lully.

Il misantropo nasce nella solitudine e nella crisi delle pièce di Don Giovanni e de Il Tartuffo, censurate e non esibite, e per la depressione e la malinconia per l'abbandono della moglie. Il misantropo rinuncia alla comicità dirompente della maggior parte delle altre commedie. Il particolare personaggio di Alceste proclama ad alta voce, fin dall'inizio della pièce, i propri rigidi principi e il suo ideale di un'umanità nobilitata dalla virtù.

Critica irriverente alle convenzioni e l'ipocrisia degli aristocratici francesi dell'epoca, assume un tono più serio quando si sofferma sui difetti che tutti gli esseri umani possiedono. L'opera varia dalle comuni farse del XVII secolo in quanto presenta personaggi dinamici e a tutto tondo, come Alceste e Celimene, in opposizione ai personaggi piatti usati da molti satiristi. Il misantropo viene considerato ancora oggi uno dei capolavori di Molière, sebbene non ottenne il successo sperato durante la sua epoca.

Da non perdere assolutamente!

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