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Che fine hanno fatto i laghetti che dovevano nascere con addendum Alta Velocità?

Lo chiede Mugello in Comune

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Laghetti Laghetti © N. C.
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Spiegano:

Nel corso degli ultimi anni come gruppo Mugello in Comune nel consiglio dell'Unione Montana dei comuni del Mugello, abbiamo sollevato più volte il problema della mancata costruzione dei laghetti per l'agricoltura previsti dall'addendum per i danni causati dall'Alta Velocità, la cui progettazione e realizzazione era affidata all'allora Comunità Montana. I fondi stanziati dalla Regione figurano infatti tutt’ora nel cospicuo avanzo dell'Unione.

Lo scorso anno ci è stato detto che la situazione era stata sbloccata ma ad oggi non si è mosso niente per la realizzazione di tali invasi.

Vista l’emergenza siccità che sta attraversando tutto il nostro paese, e non per ultima la regione Toscana, con il rischio di una situazione emergenziale ingravescente, la questione dei laghetti, oltre ad altri correttivi possibili per preservare le riserve idriche ottimizzandone i consumi, ci è sembrata non più rimandabile. 

Per questo motivo come gruppo Mugello in Comune nel mese di giugno abbiamo presentato un'interrogazione al presidente dell'Unione Montana dei Comuni del Mugello per capire a che punto fosse progettazione e realizzazione, e come attualmente venga utilizzata l'acqua drenata dalle Gallerie dell'Alta Velocità.

Uno dei nodi che ha impedito la costruzione dei laghetti sembra sia stata la futura manutenzione degli invasi per la quale potrebbe essere coinvolto il Consorzio di Bonifica, nodo che riteniamo non costituisca un giustificativo che possa essere prolungato nel tempo. 

La realizzazione di questi laghetti diventa molto importante per garantire agli agricoltori acqua indispensabile a coltivazioni e allevamento, acqua che prima veniva in parte fornita dai torrenti impattati durante la costruzione delle gallerie. Come effetto secondario poi, l’acqua di tali laghetti potrebbe contribuire, con il drenaggio naturale, all’alimentazione delle falde acquifere sottostanti anche nei momenti di siccità.

Come gruppo poi, riteniamo che si debba riprendere anche un confronto con la regione in merito alle risorse previste per il territorio del Mugello per mitigare i danni causati dai lavori della Tav, visto che queste, sono state nel tempo notevolmente ridotte. I laghetti che inizialmente dovevano essere 12, sono rimasti soltanto 3, e degli interventi per mantenere il minimo vitale nel torrente Carza ad esempio, non se ne sente più parlare.

Un tempo l’OAL era deputato a monitorare i danni della TAV, in particolar modo dal punto di vista idrico, per proporne azioni correttive. Adesso che non c’è più, chi se ne occupa?

Per far fronte alle crisi idriche, che rischiano di essere ricorrenti, è necessario riprendere in considerazione alcune delle proposte progettuali avanzate a suo tempo e che in futuro potrebbero rivelarsi indispensabili!

6 Luglio 2022

Gruppo Mugello in Comune

Tatiana Bertini 

Leonardo Romagnoli 

Emiliano Salsetta

Stefano Berni

 

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