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Parcheggio per disabili ad personam: chi può richiederlo e come 

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Disabilità Disabilità © Pixabay
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Il parcheggio per disabili personalizzato, o parcheggio ad personam, rappresenta una risorsa fondamentale per chi, a causa di una disabilità motoria, necessita di un accesso facilitato a strutture pubbliche e private. 
Avere uno spazio dedicato vicino alla propria abitazione o al luogo di lavoro può migliorare significativamente la qualità della vita, poiché agevola l’indipendenza della persona e ne facilita la mobilità. 
Non tutti i luoghi sono attrezzati di parcheggi per disabili. In questo articolo, esamineremo i passaggi principali per ottenerne uno personalizzato.

Chi può richiedere un parcheggio per disabili personalizzato?
Il diritto ad avere un parcheggio per disabili personalizzato è riservato a persone con disabilità motoria che limitano la loro autonomia negli spostamenti. In genere, si tratta di individui con difficoltà a percorrere brevi distanze senza l’uso di ausili o con patologie che rendono difficile il cammino. È essenziale possedere il contrassegno di parcheggio per disabili (detto anche "contrassegno blu"), un documento rilasciato dal Comune di residenza che consente di parcheggiare negli spazi riservati, sia che si tratti di veicoli senza adattamenti, ma anche, per esempio, di veicoli accessibili con sedia rotelle

È essenziale, inoltre, che il richiedente risieda o lavori in un’area urbana ad alta densità di traffico veicolare con limitati stalli di sosta. In più, né il richiedente né uno dei suoi familiari devono essere titolari di un altro parcheggio o box auto. 

Come si richiede un parcheggio per disabili personalizzato?

La domanda per un parcheggio per disabili ad personam è gratuita, e dev’essere presentata al comando di polizia municipale con un apposito modulo, che è spesso allegato sul portale online del proprio Comune. Una volta compilato, il modulo deve essere consegnato insieme alla documentazione necessaria.

Successivamente, il Comune avvia un’istruttoria per verificare la sussistenza delle condizioni. Questo processo spesso prevede:

  1. Sopralluogo tecnico: un tecnico comunale valuterà l’idoneità dell’area indicata per il parcheggio.
  2. Parere della polizia locale: verifica che la creazione del parcheggio non interferisca con la sicurezza stradale.
  3. Delibera comunale: approvazione finale da parte del consiglio comunale o degli uffici preposti.

I tempi di attesa possono variare da Comune a Comune. Di solito, l’intero processo richiede dalle 4 alle 8 settimane. Tuttavia, in caso di complessità o necessità di ulteriori verifiche, i tempi potrebbero allungarsi.

È possibile, tuttavia, che la richiesta sia rigettata laddove, ad esempio, nella stessa zona esistano già molti parcheggi riservati ai disabili, e si corra dunque il rischio di impedire la sosta per altri veicoli. Bisogna sempre trovare il giusto equilibrio tra il bisogno del singolo disabile e l’interesse della comunità.   

Una volta approvato, il parcheggio sarà contrassegnato con apposita segnaletica e indicazioni personalizzate (numero di targa o codice del contrassegno). È importante ricordare che il contrassegno per disabili ha una validità limitata e deve essere periodicamente rinnovato. Anche il parcheggio personalizzato può essere soggetto a verifica, per garantire che venga ancora utilizzato dal legittimo beneficiario.

Chiunque faccia sosta in modo abusivo in un parcheggio per disabili è soggetto a una multa tra i 165 euro fino ai 990 euro, e alla decurtazione di 2 punti dalla patente.